Dalla quotazione oro alla valutazione, quali sono le procedure

lingotti da un kilo d'oro puro e monete da investimento

lingotti

L’oro è uno tra i metalli più preziosi al mondo, e questo sicuramente per la rarità  ma anche e soprattutto per le caratteristiche fisiche che lo rendono unico nel panorama dei metalli.

L’aspetto estetico e le proprietà  di inattaccabilità  che ha l’oro da parte di quasi tutti gli altri elementi presenti in natura ne ha fatto il principe dei materiali dedicati ad oggetti preziosi e monili da indossare, come collane, anelli, braccialetti, spille eccetera.

Da tempo immemore è stato utilizzato anche per coniare monete, infatti, il primo utilizzo dell’oro in questo senso risale al periodo attorno al nono – sesto secolo avanti Cristo. Dal 1919 la quotazione dell’oro è univocamente determinata dal cosiddetto fixing dell’oro, operazione che avviene a Londra due volte al giorno, esattamente alle ore 10.30 e 15 (ora locale).

Tutto questo significa che se possediamo in casa dei lingotti d’oro, che sappiamo avere una purezza prossima al 100%, possiamo avere la certezza che il valore di quel lingotto è pari al suo peso moltiplicato per il valore dell’oro in quel momento per unità  di peso. La purezza dell’oro è un parametro che si misura in millesimi. L’oro puro ha purezza (o titolo) pari a 999/1000 millesimi. Un metodo alternativo per la definizione della purezza è il carato. L’oro a 24 carati è oro puro.

Diversa è la situazione nel caso dell’oro per gioielli. L’oro puro ha caratteristiche di duttilità  e malleabilità  tali per cui è estremamente adatto alla fabbricazione dei gioielli. L’unico problema è derivato dalla sua morbidezza, eccessiva se si vogliono monili solidi e robusti. Per questo nei gioielli non è impiegato mai oro puro ma leghe di metalli nelle quali, normalmente, l’oro ha la percentuale maggiore.

Abbiamo così oro che va dagli 8 carati (8 parti su 24 sono di oro), a 10, 14, 18 carati e così via. In Italia 8 carati è il valore minimo per il quale il metallo può essere considerato d’oro. Il valore tipico per i gioielli è 18 carati. Gli altri metalli della lega sono normalmente rame, argento, nichel e zinco, in percentuale variabile. A seconda della miscela di questi metalli aggiunti potremo avere oro giallo, bianco o rosa.

In tutti gli oggetti d’oro, dai lingotti ai monili e gioielli, per legge deve esserci stampata una piccola scritta che ne definisce la purezza, oltre al marchio che identifica il fabbricante. Potremo avere quindi piccole diciture, indicanti il titolo, come 800, 750 eccetera, o/e i carati, come 18K o 18 Kt.

E’ possibile quindi ricavare una prima stima di quanto vale un oggetto d’oro che si possiede, conoscendone il peso e la purezza. Per il peso occorre una bilancia di precisione, anche se le bilance digitali da cucina possono essere indicative per una valutazione sommaria. Dal fixing dell’oro del momento, che si può conoscere semplicemente dal web presso i numerosi siti che ne parlano, è possibile conoscere il prezzo per grammo dell’oro in quel giorno.

Facciamo un esempio pratico.

Se il nostro oggetto d’oro pesa 100 g e ha purezza pari a 18 carati, significa che una parte pari a 18/24=0.75 è di oro puro, in questo caso quindi 75 grammi. Infine, se la quotazione è , ad esempio, di 28 euro per grammo, possiamo dire che il nostro oggetto d’oro vale teoricamente 75×28=2100 euro.

Oggi più che mai vendere il proprio oro, magari quello di gioielli che non interessano più, anche in cattivo stato o guasti, è estremamente semplice. In tutte le città  e cittadine di una certa dimensione abbiamo a disposizione più negozi Compro Oro specializzati nell’acquisto e vendita dell’oro usato.

In questi esercizi, tramite bilance di precisione certificate, il personale specializzato potrà fare gratuitamente una valutazione del vostro oro usato, del quale è bene che voi abbiate già  fatto una stima per vostro conto in precedenza, nel modo che abbiamo visto.

La valutazione finale non potrà  prescindere da una riduzione del valore teorico di una percentuale, normalmente inferiore al 10%, che rappresenta il guadagno del negoziante e la copertura delle spese di gestione dell’esercizio.

Considerando queste variabili, per vendere al meglio il proprio oro è consigliabile visitare più negozi Compro Oro e scegliere quello che offre la valutazione migliore. Questo, si intende, nel rispetto di tutte le normative che ruotano attorno a questa materia. Quindi il consiglio, per evitare sorprese, è quello di considerare in particolare i negozi Compro Oro con un marchio ben conosciuto ed affermato.

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